Si prega di non copiare!
A costo di sembrare antipatica, segnalo che numerose mie traduzioni, nonostante le note di copyright, sono state pubblicate da vari siti, blog ecc. senza alcun riferimento alla fonte.
Queste persone fanno un uso indiscriminato di copia ed incolla, senza alcun rispetto per chi ha tradotto, con fatica, queste poesie per condividere, gratuitamente, con il pubblico italiano.
Le mie traduzioni sono pubblicate su questo sito e sulla pagina dedicata della Biblioteca Elettronica Ungherese (progetto della Biblioteca Nazionale Ungherese). A chi mi ha chiesto permesso, l'ho dato volentieri (certe volte con restrizioni), a patto di indicare la fonte. Quindi se volete pubblicare sul vostro sito o blog qualche contenuto qui presente, contattatemi con fiducia!
Queste persone fanno un uso indiscriminato di copia ed incolla, senza alcun rispetto per chi ha tradotto, con fatica, queste poesie per condividere, gratuitamente, con il pubblico italiano.
Le mie traduzioni sono pubblicate su questo sito e sulla pagina dedicata della Biblioteca Elettronica Ungherese (progetto della Biblioteca Nazionale Ungherese). A chi mi ha chiesto permesso, l'ho dato volentieri (certe volte con restrizioni), a patto di indicare la fonte. Quindi se volete pubblicare sul vostro sito o blog qualche contenuto qui presente, contattatemi con fiducia!
Un ringraziamento a coloro che hanno rimosso immediatamente le pubblicazioni non autorizzate, scusandosi per l'inconveniente, confermando così, oltre alle parole anche coi fatti, di aver agito in buona fede. Chi poi ha chiesto di poter tenere la poesia sulla pagina, indicando il mio nome e la fonte (questo sito), ho dato il mio consenso. Alcuni invece, pur rimouvendo il contenuto in questione, hanno usato un tono offeso, certe volte sarcastico o addirittura aggressivo.
Ad una reazione offesa ho risposto così: (la signora in seguito a questo messaggio mi ha chiesto scusa)
Le poesie sono sempre disponibili sul mio sito (54 mila visite), nella Biblioteca Elettronica Ungherese (15 mila visite), nonchè nell'archivio Gutenberg ed altri siti accreditati. Non esiste una versione stampata, quindi non la può comprare. La lettura delle opere è del tutto gratuita, mentre è vietata la riproduzione per uso non personale. Tuttavia, a chi lo chiede, posso consentire la pubblicazione di brevi brani, con l'indicazione della fonte e link al sito.
Si tratta di un lavoro volontario, molto faticoso, quindi senza alcuna ricompensa economica, per la diffusione della cultura ungherese. Chi pensa che sia un lavoro facile, può tentare. A mio avviso, è più facile scrivere che tradurre una poesia.
La mia unica ricompensa per la fatica è la gratificazione che arriva dal mio sito, dai miei lettori che sanno apprezzare le poesie e mi ringraziano.
Ho trovato molti abusi in internet, c'è addirittura chi ha spacciato per le sue queste poesie. E' il mio diritto e dovere verso la cultura ungherese tutelare quindi la diffusione delle opere.
Spero che questo vi faccia un po' riflettere...
Perchè esigo la rimozione delle pubblicazioni non autorizzate?
Sono costretta ad adottare una linea dura contro quelli che, colpiti dalla sindrome del copia ed incolla, pubblicano, senza autorizzazione ed omettendo la fonte, le mie traduzioni. Recentemente ho scovato uno che ne ha pubblicato due, nel frattempo ha smarrito un titolo e una strofa che è finita in un'altra poesia (non mia traduzione, chissà da dove l'abbia presa). Lo stesso utente ha avuto la faccia tosta di proteggere i contenuti elettronicamente, affermando quindi il suo diritto sugli stessi.
Un'altra utente, quando ho chiesto la rimozione, ha accontentato la richiesta, ma, invece di scusarsi, si è permessa di insultarmi, dicendo che le mie traduzioni sono scarse (ma allora perchè le aveva pubblicate?), sperava di trovarne migliori. Ha detto inoltre che non sono una persona sensibile e dovrei essere contenta se le mie traduzioni vengono diffuse da altri. (!) La sua reazione pare di confermare che non abbia agito in buona fede. Mi ha segnalato anche l'esistenza di un blog che, sempre in modo non autorizzato e rigorosamente senza alcun riferimento alla fonte, ha pubblicato una mia traduzione. Inoltre con sarcasmo mi ha ribadito il fatto che nell'archivio online del giornale "La Repubblica" si trova un articolo dedicato ad Endre Ady e la poesia là presente, senza firma, è sempre la mia traduzione e che io non abbia chiesto la sua rimozione, probabilmente perchè mi lusingava. Infatti, non avevo chiesto, perchè ignoravo anche l'esistenza di tale articolo. Ora ho scritto alla redazione di "La Repubblica", sono in attesa della loro risposta.
L'affermazione della signora appassionata del copia ed incolla è comunque contraddittoria, in quanto se un giornale importante come "La Repubblica" ritiene una traduzione meritevole di includere sulle proprie pagine, questo in sè è un riconoscimento delle qualità della stessa. Lo stesso mi viene confermato non solo dagli utenti di questo sito che spesso mi scrivono per farmi dei complimenti e per ringraziarmi, ma anche da enti come L'Accademia dell'Ungheria in Roma o la Casa Editrice Adelphi. Non parlando poi del fatto che la blogger ha pubblicato sul proprio blog i contenuti in questione molti mesi prima che lo facesse La Repubblica.
Le mie esperienze durante la campagna
Nel corso della faticosa ed ingrata ricerca per scovare gli abusi (agevolata per fortuna dal potente motore di ricerca di Google e dal monitoraggio delle pagine discriminate) ho dovuto lottare contro ostacoli come registrarmi sui forum, riempire moduli infiniti con captcha impossibili (viva la privacy!), trovare contatti che poi risultavano di essere inesatti, rispondere ad utenti che facevano finta di non capire o si offendevano, se non peggio, ecc. Ho dovuto arrendermi trovandomi davanti ad un sito tutto in arabo, tranne la poesia (in italiano).
E' particolare il caso di Myspace che ti permette di segnalare l'abuso, ma ti risponde in inglese (e se non lo conoscessi?) indirizzandoti ai legali (ma allora che serve il modulo riempito precedentemente?). Registrandomi, ho commesso l'errore di collegare il mio account con facebook per cui la mia bacheca fu subito inondata da "Agnes Preszler likes" di cantanti, film ecc. di cui non ho mai sentito neanche il nome, quindi non possono venire da Facebook (viva la privacy ancora!). Per scrivere poi all'utente ho dovuto chiederne l'amicizia. Insomma, quando uno vuole denunciare un abuso, deve passare attraverso una specie di via crucis.
Ho comunque potuto notare che certe poesie di certi poeti hanno ottenuto un grande successo, mentre altre meno. I poeti ungheresi più gettonati sono stati Ady, Jozsef e Juhasz. In particolare la poesia E' amore? di Juhasz è stata la più diffusa dai blogger, in prevalenza di sesso femminile. Anche la decadenza, la drammacità e l'erotismo celato nelle poesie di Ady sono stati molto apprezzati.
Ad una reazione offesa ho risposto così: (la signora in seguito a questo messaggio mi ha chiesto scusa)
Le poesie sono sempre disponibili sul mio sito (54 mila visite), nella Biblioteca Elettronica Ungherese (15 mila visite), nonchè nell'archivio Gutenberg ed altri siti accreditati. Non esiste una versione stampata, quindi non la può comprare. La lettura delle opere è del tutto gratuita, mentre è vietata la riproduzione per uso non personale. Tuttavia, a chi lo chiede, posso consentire la pubblicazione di brevi brani, con l'indicazione della fonte e link al sito.
Si tratta di un lavoro volontario, molto faticoso, quindi senza alcuna ricompensa economica, per la diffusione della cultura ungherese. Chi pensa che sia un lavoro facile, può tentare. A mio avviso, è più facile scrivere che tradurre una poesia.
La mia unica ricompensa per la fatica è la gratificazione che arriva dal mio sito, dai miei lettori che sanno apprezzare le poesie e mi ringraziano.
Ho trovato molti abusi in internet, c'è addirittura chi ha spacciato per le sue queste poesie. E' il mio diritto e dovere verso la cultura ungherese tutelare quindi la diffusione delle opere.
Spero che questo vi faccia un po' riflettere...
Perchè esigo la rimozione delle pubblicazioni non autorizzate?
- Sui siti e blog in questione le traduzioni sono state pubblicate senza permesso e senza fonte, nonostante gli avvisi presenti su questo sito e negli altri siti accreditati. In questo modo non permettono ai loro visitatori di conoscere le altre poesie da me tradotte ed eventualmente di contattarmi . Non ho mai ricevuto alcun compenso economico, si tratta di un lavoro volontario, la mia unica ricompensa è la soddisfazione per il successo ottenuto.
- Esigo che i siti / blog dove appaiono le mie traduzioni siano di buona qualità e di buon gusto. Mi è capitato infatti di trovare alcune mie traduzioni sui siti addirittura con contenuti sessualmente espliciti, non parlando dei tanti blog con banner luccicanti, fatine ed altre amenità. Dove invece vedo che il sito è ben curato, nei contenuti e anche esteticamente, e c'è anche una attenzione ai diritti d'autore, permetto, se richiesta, la pubblicazione della prima strofa, con nome e link alla fonte. Per me queste poesie sono perle, e come tali, voglio offrirle ad un pubblico di un buon livello culturale che le sa apprezzare.
- Sui siti e blog in questione le traduzioni certe vengono storpiate, mutilate. Ho visto due poesie di Ady unite, una ha perso un titolo, l'altra una strofa, in un altro caso la poesie di Kosztolanyi attribuite ad Ady, in un altro caso ancora, una poesia di Kosztolanyi tagliata in netto dopo la prima strofa, ecc. In un sito gli utenti si chiedevano chi fosse Endre Ady, qualcuno supponeva che si trattasse di un nome fittizio.
- Su Yahoo Answers un utente senza scrupoli ha spacciato per le proprie poesie due mie traduzioni delle poesie di Juhasz, incassando anche i complimenti. Denunciato. Lo stesso per una utente di una community femminile (che hanno prontamente rimosso il contenuto, scusandosi) ed altri casi ancora.
- Alcuni hanno reagito in modo aggressivo, qualcuno prima cercava di negare che avesse mai pubblicato qualcosa di simile, facendo finta di non capire, poi, quando ho inviato il link, ha tolto la poesia, affermando però che fosse lavoro di studenti di una professoressa. Le ho risposto che la poesia, insieme ad altre, è inserita dal 2003 nell'archivio della Biblioteca Elettronica Ungherese (come anche in altri siti di grande prestigio) il che prova che la traduttrice sono io. Non parlando poi dell'admin di un forum che ha reagito in un modo che era tutto tranne civile alla mia semplice e cortese richiesta di indicare la fonte delle traduzioni.
Sono costretta ad adottare una linea dura contro quelli che, colpiti dalla sindrome del copia ed incolla, pubblicano, senza autorizzazione ed omettendo la fonte, le mie traduzioni. Recentemente ho scovato uno che ne ha pubblicato due, nel frattempo ha smarrito un titolo e una strofa che è finita in un'altra poesia (non mia traduzione, chissà da dove l'abbia presa). Lo stesso utente ha avuto la faccia tosta di proteggere i contenuti elettronicamente, affermando quindi il suo diritto sugli stessi.
Un'altra utente, quando ho chiesto la rimozione, ha accontentato la richiesta, ma, invece di scusarsi, si è permessa di insultarmi, dicendo che le mie traduzioni sono scarse (ma allora perchè le aveva pubblicate?), sperava di trovarne migliori. Ha detto inoltre che non sono una persona sensibile e dovrei essere contenta se le mie traduzioni vengono diffuse da altri. (!) La sua reazione pare di confermare che non abbia agito in buona fede. Mi ha segnalato anche l'esistenza di un blog che, sempre in modo non autorizzato e rigorosamente senza alcun riferimento alla fonte, ha pubblicato una mia traduzione. Inoltre con sarcasmo mi ha ribadito il fatto che nell'archivio online del giornale "La Repubblica" si trova un articolo dedicato ad Endre Ady e la poesia là presente, senza firma, è sempre la mia traduzione e che io non abbia chiesto la sua rimozione, probabilmente perchè mi lusingava. Infatti, non avevo chiesto, perchè ignoravo anche l'esistenza di tale articolo. Ora ho scritto alla redazione di "La Repubblica", sono in attesa della loro risposta.
L'affermazione della signora appassionata del copia ed incolla è comunque contraddittoria, in quanto se un giornale importante come "La Repubblica" ritiene una traduzione meritevole di includere sulle proprie pagine, questo in sè è un riconoscimento delle qualità della stessa. Lo stesso mi viene confermato non solo dagli utenti di questo sito che spesso mi scrivono per farmi dei complimenti e per ringraziarmi, ma anche da enti come L'Accademia dell'Ungheria in Roma o la Casa Editrice Adelphi. Non parlando poi del fatto che la blogger ha pubblicato sul proprio blog i contenuti in questione molti mesi prima che lo facesse La Repubblica.
Le mie esperienze durante la campagna
Nel corso della faticosa ed ingrata ricerca per scovare gli abusi (agevolata per fortuna dal potente motore di ricerca di Google e dal monitoraggio delle pagine discriminate) ho dovuto lottare contro ostacoli come registrarmi sui forum, riempire moduli infiniti con captcha impossibili (viva la privacy!), trovare contatti che poi risultavano di essere inesatti, rispondere ad utenti che facevano finta di non capire o si offendevano, se non peggio, ecc. Ho dovuto arrendermi trovandomi davanti ad un sito tutto in arabo, tranne la poesia (in italiano).
E' particolare il caso di Myspace che ti permette di segnalare l'abuso, ma ti risponde in inglese (e se non lo conoscessi?) indirizzandoti ai legali (ma allora che serve il modulo riempito precedentemente?). Registrandomi, ho commesso l'errore di collegare il mio account con facebook per cui la mia bacheca fu subito inondata da "Agnes Preszler likes" di cantanti, film ecc. di cui non ho mai sentito neanche il nome, quindi non possono venire da Facebook (viva la privacy ancora!). Per scrivere poi all'utente ho dovuto chiederne l'amicizia. Insomma, quando uno vuole denunciare un abuso, deve passare attraverso una specie di via crucis.
Ho comunque potuto notare che certe poesie di certi poeti hanno ottenuto un grande successo, mentre altre meno. I poeti ungheresi più gettonati sono stati Ady, Jozsef e Juhasz. In particolare la poesia E' amore? di Juhasz è stata la più diffusa dai blogger, in prevalenza di sesso femminile. Anche la decadenza, la drammacità e l'erotismo celato nelle poesie di Ady sono stati molto apprezzati.
Elenco delle pubblicazioni autorizzate (lista in aggiornamento)
- questo sito ( www.ungherese.weebly.com, precedentemente http://digilander.libero.it/pagnes)
- Biblioteca Elettronica Ungherese - il documento è stato consultato fino ad oggi (11/2011) ben 15mila volte
- Qumran (poesie di Ady)
- Gutenberg Wordtheque
- Logospoetry
- Issu
- Budapestguidata (fiaba popolare)
- Babeltower - Grock in the metro (in ungherese)
- Babeltower - Un giorno nel Vaticano - Ungherese Italiano
- Babelmatrix.org - portale dei traduttori
Un esempio da seguire è quello di Nora Juhasz, che, ormai molti anni fa, ha chiesto ed ottenuto il permesso di pubblicare una mia traduzione (si tratta di una fiaba popolare), arricchendola con le illustrazioni di sua figlia adolescente. http://www.budapestguidata.hu/fiabe.html
Pubblicazioni non autorizzate
La Repubblica

l'articolo dedicato ad Endre Ady, evidenziata la poesia in questione
Archivio online di "La Repubblica", articolo dedicato ad Endre Ady, con l'inclusione della poesia senza indicazioni della fonte. 09/05/2010
Vari abusi, casi di plagio
Forum per aspiranti poeti

l'utente Markevic presenta come sua mia traduzione della poesia di Laszlo Nagy
Flickr - Gentile concessione?????

L'utente Flickr pubblica sotto la sua photo la traduzione della poesia di Arpad Toth ("Da anima ad anima") senza alcun riferimento alla fonte, al poeta e cambiando il titolo.